domenica 6 gennaio 2008

Memorie di Natale

Ritorno alla normalità

Non ho scritto da tempo perché sono stata nella mia terra y sono ritornata pochi giorni fa.

Soprattutto vi desidero un buon e felice anno a tutti. Che 2008 sia un anno di salute, felicità e prosperità per tutti.

Le feste sono infine terminate e possiamo ritornare alla vita normale. Abbiamo tutto il tempo per perdere questi chili che abbiamo guadagnati. Per lo meno io ho mangiato troppo, e credo che adesso sono diventata allergica al cioccolato perché quando lo vedo non ho già voglia di mangiarlo, mi fa schifo é prima di natale non potevo resistere. Ma sono sicura che tra due settimana stare curata...

Ho anche fatto una indigestione di regali, in Francia si festeggia solamente il PAPA NOËL e qui i Re Magi. Penso che il anno prossimo proverò di iniziare la mentalità della mia famiglia ed dei miei amici al favoloso invento che è l'amico invisibile.

Per quelli a chi piace la gastronomia vi presento alcuni piatti tipici che si mangiano da i miei genitori le serra de natale. Le ostriche (che mi sembrano una cosa non commestibile), il fegato grasso (hummmmmm, ma attenzione alla linea!), il tradizionale tacchino (che è stato eliminato della nostra cena alla domanda generale) sono piatti che più o meno si mangiano anche qui. Tuttavia quello che non avete qui è la famosa
"Bûche de Noël", si tratta di una deliziosa pasta farcita di crema e ricoperta interamente di cioccolato, con la fine da prendere l'aspetto di un tronchetto.

La forma data a questo dolce viene da una tradizione tipica francese : si usava, infatti, alla vigilia di Natale, porre nel focolare di casa un tronco che doveva ardere fino al giorno di Capodanno. Si doveva trattare di un tronco di una particolare pianta da frutto, che per le sue caratteristiche assicurava una combustione lenta.
La tradizione, nata da un'idea pagana, voleva che questo assicurasse la fertilità degli alberi da frutta, ricoprendo così uno funzione propiziatoria.

Si insinuava, poi, anche una credenza superstiziosa che portava a credere che le ceneri del tronco potessero essere utilizzate con funzioni varie : sparse sugli aratri assicuravano un aiuto per l'aratura, nei magazzini di grano potevano tenere lontano i tipo, nelle serate di temporale potevano scacciare i lampi e gli spiriti maligni.

Tutti gli elementi della tradizione hanno determinato la nascita di questo dolce tipico, la Bûche de Noël, che non può mancare nel Natale di ogni famiglia francese.

Oggi "La Bûche"si è modernizzata e si mangia di tutti i sapori ed anche gelata (molto più digesto dopo un pasto caricato). Si avete "l'acqua alla bocca" e pazienza potete provare di farla con questa ricetta. Sta in francese ma non credo che sia nessuno problema perché mi sono resa conto che nella la nostra classe ci sono molti poliglotti!

Buon appetito, ci vediamo!